LOST

INTERNO NOTTE

 

Una stanza illuminata dalla luce azzurrina dello schermo, un divano malconcio.Camera fissa.

 

 

Ho avuto questo flashback, credo da una vita precedente, almeno spero.

Ho sempre questa impressione che l’horror sia considerato un sottoprodotto.Voglio dire, se non fosse così forse non sarebbe nemmeno interessante,ma manca sempre qualcosa, di certo il mio invito al Kodak qualcosa a L.A. e mi hanno detto che spediscono pure il biglietto, ma ho guardato bene, VERAMENTE bene, ma non è arrivato niente, dico una mail, niente “siamofelicidi” e niente “congratulazioni” e io dico che peggio per loro, cuccatevi per-la-vita Steven Spielberg e Tom Hanks, perché dico maiepoimai potrebbero regalare un’emozione come il mio finale di “Non esco di giorno” o “Battito assente” e non dovrei essere io a dirlo, o forse sì, visto che comunque rimango il mio più,credo si dica, fervente ammiratore.

Ecco.Io credo di essere pronto per il mainstream, perché basta con questa storia dei sottogeneri e dei sottoprodotti, tutti i generi hanno questa cosa della boh, comunque un tappeto rosso, tutti hanno diritto a un tappeto rosso, a un palco con illuminazione sufficiente e un tizio e/o una tizia sotto che fanno la simultanea e dicono, mentre leggi il tuo discorso di ringraziamento lungo giusto perché non ti sfumino che tu il finale di “Seppelliscimi ancora” non l’hai copiato e che Alfred o Fritz se l’avessero visto sarebbero morti, dico letteralmente, d’invidia…

BASATO SU FATTI REALMENTE ACCADUTI

INTERNO GIORNO

Una sala multisala semivuota, intensa puzza di popcorn scaduto.Il buio è interrotto dai lampi della pubblicità che scorre sullo schermo con audio esageratamente alto. Camera fissa.

 

Ho ri-scoperto che l’avviso basato-su-una-storia-vera va ancora. Ok, una cosa era metterlo prima di Blair Witch etc etc che TUTTO il film era basato sul trucco, ma per un filmone così direi no. Ok filmone non proprio e sono stato ingannato. Comunque quando non c’è nessuno che guarda i biglietti all’ingresso e si entra di straforo non è che si può essere così schizzinosi e dico che un film già iniziato no. Dalla locandina non sembrava un horror e sto pensando vedendo le prime sequenze che sembra CSI senza filtro blu o rosso  a seconda della città, che ho capito che è una soluzione che hanno usato così non si confondono, gli spettatori e i produttori dico.

C’è Jonathan Rhys Meyers che ha fatto un sacco di film che la metà basta ma mi ricordo solo Velvet Goldmine e  quando fa cose “serie” mi aspetto sempre che tiri fuori il boa e un po’ di lustrini, Julianne Moore sembra quasi la Boccassini, ma l’effetto è voluto.

Credo che in America non ci sono tanti cattolici, ma quei pochi sono tutti negli horror, o quel che sono: il cattolicesimo è coreografico e offre spunti e tutti quelli che dicono cose come “ho fede” e “io credo” sono tutti cattolici e quindi vagamente fuori di testa. I protestanti la sanno lunga e hanno qualche inibizione in più sembra. Boh.

Le suore mi dicevano che comunque tutti i protestanti sarebbero bruciati all’inferno e come si dice non mi sembra un grande affare, dico per loro, quindi -aggiornarsi-!

Ci sono delle sequenze che mi ricordano qualcosa, ma non sono citazioni, no no. Verso la metà penso che dovrebbe succedere qualcosa, almeno io farei succedere qualcosa, tipo in nome del realismo, ma ho questa vaga impressione che tutto svaccherà, Julianne Moore non si trucca e la figlia non vomita verde.

Jonathan etc etc non canta e ogni tanto frigna pure, ma sempre meglio di Stefano Accorsi. Prima hanno lanciato il trailer dell’ultimo, si spera, suo film, che promette quanto una puntata di Porta a Porta su Cogne.

Negli ultimi dieci minuti la mente vaga, penso al mio nuovo script che galleggia in quella zona intermedia e a domenica sera e al fatto che non mi è arrivato nessun invito dal Pavillion qualcosa.

Mi viene in mente anche Anthony Hopkins che fa l’esorcista qualcosa in un film che esce a marzo, anche se il film sembra mah. Penso a “Non esco di giorno” e a quanto avrebbe chiesto, credo non poco…

GRATTA E PERDI

INTERNO GIORNO

Una stanza illuminata da una televisione spenta. La scenografia ricorda quella di un sanremo di Castelli, ma un po’ più essenziale. Camera a mano.

Non so da quanti anni non vado al cinema il sabato, tipo sera. So che non c’è il mio pubblico, sto sempre cercando il mio pubblico che sarebbe da film culto di grande successo, ma è una formula che non so, mi sembra una cosa tipo vita su marte. Tra l’altro Life on Mars è stata la mia prima trilogia, che come al solito pubblico e critica, se mai l’avessero notata,non hanno apprezzato, erano gli inizi del digitale, youtiub era ancora un insulto probabilmente, quella magica epoca dove tutti pensavano di poter far film e montarli, tipo mica come adesso, una cosa del genere, eh.

Comunque non sono andato al cinema, ormai è diventato un investimento e l’horror fatica ancora ad essere produttivo. Poi ho smesso di consigliare film, di tutti i generi, anche se dico che comunque l’horror è il vero comico oggi, ci sono solo pupazzi e pupazze, questo mondo i muppet trucidi, ho visto questo che non credo sia uscito nelle sale in questo paese, che già è un buon indizio, che si chiama American Splendor, dove tutti si sforzano molto di essere indie, qualsiasi cosa voglia dire, e ho pensato che alla fine non era male, ma è sempre la stessa storia di quando uno si accontenta, boh.

Vedendo sto film mi sono venuti in mente i due tizi che si spacciano per pseudocomici a sanremo che per gli standard oggi sono come dire , non mi viene la parola, ma il concetto è quello e non so ho pensato che alla fine è sempre il momento, il contesto e alla fine il mio ” Non esco di giorno” nel 1982 sarebbe stato come ET, o ALMENO, come la serie dei Venerdì, sono quasi sicuro.

Sto comunque pensando di fare anche il produttore, ovviamente di me stesso, e anche con un occhio al realismo che lo so è costoso, ma di qualcosa bisogna morire, no? e sto pensando all’idea dei gratta e qualcosa o di dare dei numeri, perché i miei sogni offrono materiale, anche se nell’ultimo ho sognato proprio che ne grattavo uno e veniva fuori che dovevo pagare 100mila euri e il canone rai, e a parte le interpretazioni direi che come canovaccio per un nuovo horror non è male, una cose come “Gratta & muori” e Dario lo so, creperebbe d’invidia…

BLANK GENERATION

INTERNO SCONOSCIUTO

 

Gatto sul termosifone, altro gatto su un tappeto Ikea. Luce artificiale.

 

Come si fa spesso negli horror, vedi Poltergeist, mi addormento con la tv accesa. I flash di luce azzurrina e bianca mi ispirano, riesco a leggere, solo che credo che la mia sia , speriamo, posseduta visto che verso l’alba, cioé le 2, 3 pm , alza il volume come l’allarme di una tvsveglia e oggi strillava la sua breaking news e penso sempre che dovrei anch’io ispirarmi all’attualità perché non vorrei scrivere cose come Twilight, ok magari con uno pseudonimo,e cose del genere.

Alla rassegna pseudo horror ho incontrato della gente interessante, anche se mi vengono sempre le vertigini quando scopro che in segreto o no TUTTI stanno scrivendo non dico un horror , ma cose come fiction e una versione intellettuale di centolatrine, perché uno dei drammi del reality è quello che ha prodotto nel mondo degli “autori”, facendo credere che tutti sono autori, tutti possono scrivere e che qualsiasi dico QUALSIASI cosa può diventare soggetto di una serie di un film di uno show perché in realtà se oggi Cukor fosse vivo sarebbe a dare i biglietti al casello dell’autostrada, una cosa che dico sempre, e ho sempre quello sguardo di assenso perché siamo tutti d’accordo che oggi Kubot e i suoi quadri non avrebbero mercato, ameno che etc etc.

Comunque ieri sono stato intrappolato in un discorso del genere, su chi può fare e chi mah forse e non mi ricordo bene come è finito, certo c’è stata una virata sul momento storico e stavo pensando a cosa avrei fatto se fossi stato nel Bromley Contingent e a quanto le parole come la lingua sia importante perché non so Abbiategrasso Contingent non suona così bene e essere qui adesso o 30 anni fa in questo paese è sempre comedire un po’ uno svantaggio perché è sempre come essere in un b movie, o in un film a basso budget e credo che la mia tv, quella che spero sia posseduta perché su E bay avrebbe un certo mercato, stava cercando di dirmi, come Poltergeist I, che nonostante tutto rimani sempre sempre dove sei, dove eri…

FALLING STAR

ESTERNO NOTTE

 

Esterno di un cinema di quasi periferia di una grande città del nord. E’ una serata Rocky Horror Picture Show, le comparse non sono ancora vestite e truccate per l’occasione. La camera zoomma su una parrucca giallo limone che spunta solitaria.

 

C’è una telecamera che sta riprendendo qualcosa. Rocky Horror etc etc è sempre un evento. Fa molto freddo e penso che i costumi o quello che è sono nascosti dietro chili di cappotti e chilometri di sciarpe, cioè so che non è così, ma mi piace pensarlo, io ho una t shirt fatta-in-casa che ai miei occhi mi rende abbastanza transilvanico, siccome scrivo, sceneggio, cose del genere, mi invento sempre un mondo glamour o quasi parallelo dove la gente, o quello che ne è rimasto,esce addobbata per una cosa del genere, dico se non ti vesti per Rocky etcetc, quando allora?ma nel regolamento c’è scritto sottolineato in rosso, che è PROIBITO, che ok, a carnevale ci si veste e….

Ok.

Ho sempre pensato a Seppelliscimi Ancora come a un cult movie, nel senso che la mia idea è di scrivere film cult, ma di grande successo e mah sì mi basterebbe avere una sala che desse il mio film trenta quaranta anni dopo che è uscito. Iniziamo una discussione su cos’è un cult movie, ma dico non c’è molta gente in giro che  sa la REALE differenza fra cult e b movie e per favore, imparate un po’ meglio l’inglese che assicuro è una lingua molto precisa.

Dunque, let’s review it : un CULT movie è un film che ha qualcosa di unico buono, un B movie è un film che ha qualcosa di unico, ma che è una merda.

Questa spiegazione ok sintetica è sempre l’inizio di infiniti, dico anche inutili, dibattiti.

Il mio momento preferito del film è quando Frank’n’furter accoppa con il piccone Eddie, in sintesi il nuovo contro il vecchio, e dice la battuta memorabile”one from the vaults”, che quasi userei come titolo per il mio prossimo film, qui in questa sala nel 2061, con la gente suppongo in fila fuori, giuro, vestita come stasera..

EFFETTO NOTTE

ESTERNO NOTTE

 

Esterno di un cinema di quasi periferia di una grande città del nord. E’ una serata Rocky Horror Picture Show, le comparse non sono ancora vestite e truccate per l’occasione. La camera zoomma su una parrucca giallo limone che spunta solitaria.

 

C’è una telecamera che sta riprendendo qualcosa. Rocky Horror etc etc è sempre un evento. Fa molto freddo e penso che i costumi o quello che è sono nascosti dietro chili di cappotti e chilometri di sciarpe, cioè so che non è così, ma mi piace pensarlo, io ho una t shirt fatta-in-casa che ai miei occhi mi rende abbastanza transilvanico, siccome scrivo, sceneggio, cose del genere, mi invento sempre un mondo glamour o quasi parallelo dove la gente, o quello che ne è rimasto,esce addobbata per una cosa del genere, dico se non ti vesti per Rocky etcetc, quando allora?ma nel regolamento c’è scritto sottolineato in rosso, che è PROIBITO, che ok, a carnevale ci si veste e….

Ok.

Ho sempre pensato a Seppelliscimi Ancora come a un cult movie, nel senso che la mia idea è di scrivere film cult, ma di grande successo e mah sì mi basterebbe avere una sala che desse il mio film trenta quaranta anni dopo che è uscito. Iniziamo una discussione su cos’è un cult movie, ma dico non c’è molta gente in giro che  sa la REALE differenza fra cult e b movie e per favore, imparate un po’ meglio l’inglese che assicuro è una lingua molto precisa.

Dunque, let’s review it : un CULT movie è un film che ha qualcosa di unico buono, un B movie è un film che ha qualcosa di unico, ma che è una merda.

Questa spiegazione ok sintetica è sempre l’inizio di infiniti, dico anche inutili, dibattiti.

Il mio momento preferito del film è quando Frank’n’furter accoppa con il piccone Eddie, in sintesi il nuovo contro il vecchio, e dice la battuta memorabile”one from the vaults”, che quasi userei come titolo per il mio prossimo film, qui in questa sala nel 2061, con la gente suppongo in fila fuori, giuro, vestita come stasera..