INTERNO NOTTE
Una stanza illuminata dalla luce azzurrina dello schermo, un divano malconcio.Camera fissa.
Ho avuto questo flashback, credo da una vita precedente, almeno spero.
Ho sempre questa impressione che l’horror sia considerato un sottoprodotto.Voglio dire, se non fosse così forse non sarebbe nemmeno interessante,ma manca sempre qualcosa, di certo il mio invito al Kodak qualcosa a L.A. e mi hanno detto che spediscono pure il biglietto, ma ho guardato bene, VERAMENTE bene, ma non è arrivato niente, dico una mail, niente “siamofelicidi” e niente “congratulazioni” e io dico che peggio per loro, cuccatevi per-la-vita Steven Spielberg e Tom Hanks, perché dico maiepoimai potrebbero regalare un’emozione come il mio finale di “Non esco di giorno” o “Battito assente” e non dovrei essere io a dirlo, o forse sì, visto che comunque rimango il mio più,credo si dica, fervente ammiratore.
Ecco.Io credo di essere pronto per il mainstream, perché basta con questa storia dei sottogeneri e dei sottoprodotti, tutti i generi hanno questa cosa della boh, comunque un tappeto rosso, tutti hanno diritto a un tappeto rosso, a un palco con illuminazione sufficiente e un tizio e/o una tizia sotto che fanno la simultanea e dicono, mentre leggi il tuo discorso di ringraziamento lungo giusto perché non ti sfumino che tu il finale di “Seppelliscimi ancora” non l’hai copiato e che Alfred o Fritz se l’avessero visto sarebbero morti, dico letteralmente, d’invidia…